lunedì 26 novembre 2012

Firenze: il bello della maratona ...

Il titolo del post potrebbe sembrare provocatorio per una maratona "dichiarata" tra le 3h02 e le 3h06 e poi finita con parecchia sofferenza in 3h13. In realtà ci sta tutto.
Incominciamo dalle cose positive: la Firenze Marathon è una gara stupenda.
Ben organizzata, con una cornice di pubblico entusiasta e caloroso, un tracciato spettacolare e abbastanza scorrevole. Una gara, che nonostante il finale ... mi sono goduto prima e dopo.
Ma veniamo al racconto della gara con tutte le "lezioni" che ho imparato ... perchè in maratona si impara sempre ... anche alla decima.
Dopo 5 giorni di terapia antibiotica, causa dolorosa carie con probabile infezione, mi presento la domenica in partenza con buone sensazioni. Opto per indossare in gara il cardiofrequenzimetro e decido di lasciare andare le gambe tenendomi per i primi 15km leggermente sotto l'85% di FC massima. Le gambe girano bene e senza fatica mi attesto sui 4'17''- 4'18'' in maniera molto regolare tenendo a vista i palloncini delle 3 ore che procedono più lentamente del previsto. Le sensazioni sono buone così come la idratazione (anche aiutata per la prima volta dai sali) che tengo abbondante a causa dell'umidità e una sensazione di sete più forte del previsto.
Passo la mezza in 1 30 31 sempre con sensazioni buone e con la consapevolezza che pur, probabilmente cedendo qualcosa nel finale, sarei rimasto sotto le 3h 05min.
Fino al 25° km tengo a vista (un centinaio di metri) i palloncini delle 3h senza comunque aver velleità di riprenderli. Tengo a bada i battiti che pur avendo una deriva leggera si mantengono sotto l'88%. La soglia, che per esperienza passata non devo superare è il 91-92% oltre la quale si è manifestata più volte la crisi energetica. Conscio di questo tra il 25° e il 30° km rallento leggermente assestandomi sui 4'20'' e 4'22''. Le uniche sensazioni di pesantezza sono muscolari soprattutto sui tratti di lastricato e di sanpietrini che si trovano con più abbondanza del previsto. La mia corsa poco si addice alle irregolarità del terreno, sia per allenamento (corro sempre su asfalto liscio) sia per scarsa elasticità della stessa. E' un mio punto debole e sarà una delle cause (probabili) del finale. Passo comunque al 30°km in 2h 08min 54 in media 4'18''. Da qui incomincio ad accusare pesantezza muscolare intensa e inizio di crampi sia ai flessori che ai polpacci. Decido di gestire e mi metto ad un ritmo un poco più lento (4'35'') ma il tutto peggiora insieme alle irregolarità del terreno entrando progressivamente nel centro storico. Corro male perchè contratto, il cuore e la fatica non sono più un problema ... ma la consolazione è scarsa. Giungo comunque in 2:31:55 al 35°km ma qui decido di fermarmi qualche secondo per bere e fare qualche allungamento. Provo a mettermi a 4'45'' ... ma il problema non è la velocità ma l'affaticamento muscolare. Al 37° km parte il primo crampo effettivo al flessore destro: qualche secondo e passa, al 39° è la volta del polpaccio destro, anche qui qualche secondo e via. Arrivo al 40°km in 2h 57min 57sec pensando di avviarmi in maniera più convinta al traguardo ma mi avvio ai 2197 metri più lenti della mia storia: ci vorranno più di 15 minuti per completarli e saranno di pura sofferenza compresi circa una sessantina di secondi di crampo del flessore destro a 700 metri dal traguardo. Sarà l'ultimo perchè sulle "uova" riuscirò corricchiando ad arrivare a Santa Croce.
Pochi minuti per riprendermi e le sensazioni saranno buone come i normali dolori muscolari post gara.
Ancora una volta la maratona mi ha lasciato in regalo parte della sua saggezza ... ma non credo sarà l'ultima volta. Non so se riesco ad interpretare correttamente il suo messaggio ma il segreto della mia crisi sta sicuramente in queste 3 cause, il cui mix lascio a voi giudicare perchè di non facile definizione:

1) il ritmo di 4'17''-4'18'' non era nelle mie gambe ieri. Avrei dovuto correre 5 secondi di media più alto almeno.

2) la mia corsa e il mio allenamento poco si adatta ai terreni sconnessi e non è la prima volta che soffro più della media queste situazioni

3) la cura antibiotica credo mi abbia indotto una leggera disidratazione (sospetto calo di 1kg nella corsa settimana in scarico e in alimentazione abbondante) che ho pagato nel finale.

Insomma la maratona la si prepara e la si ama anche e soprattutto per questo: più di ogni altra gara non esiste  risultato scontato e come a volte regala "quasi tre ore di emozioni" altre volte regala 15 minuti di inferno ... ma sono bastati pochi minuti per potermi godere la città che amo di più e i suoi splendidi cibi!

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Secondo me il problema è che sei partito troppo forte per le tue possibilità attuali. Credo (ma è facile dirlo dopo) che partendo a 4'24" al km avresti potuto fare una gara in progressione a avresti ottenuto tranquillamente un tempo tra i 3h02' e i 3h05'. Credo che anche se non l' hai detto in fondo in fondo speravi di concludere sotto le 3h ma probabilmente in questo periodo non era un obiettivo alla tua portata. Un pò di riposo e dopo sicuramente con una bella preparazione invernale a Marzo/Aprile tornerai a correre una maratona sotto le tre ore.
In bocca al lupo
ciao
Davide

MauroB2R ha detto...

lo scrivi più volte...la maratona è sempre un'incognita , una grossa incognita.
Poi va beh...l'antibiotico avrà sicuramente fatta la sua parte..credo!

Kikko ha detto...

Cavolo Stefano,ti ho seguito sul live track e gli ultimi km ho pensato che era il pc ad avere dei problemi di collegamento...ora che ho letto il post capisco tutto...mi spiace ti siano capitati i crampi...è veramente strano per uno che si allena tanto come te...sicuramente gli antibiotici hanno fatto la loro parte e anche il ritmo da tenere doveva essere più lento...comunque anche questa l'hai finita e fa curriculum:-)
Un abbraccio.

Anonimo ha detto...

ma perchè non corri almeno 1 volta a settimana su sterrato? spero che non sia a causa del "canone albanesiano"... eheh.
luciano er califfo.

Francesco ha detto...

Un quarto fattore che potresti prendere in considerazione è l'infezione (batterica prob. visto che curata con antibiotici) che ha rubato risorse al tuo organismo.

Riflessione fatta dopo aver letto
http://www.albanesi.it/Arearossa/Articoli/antibiotici_prestazione.htm

Saluti e complimenti per la maratona :-)

Francesco

Abro ha detto...

Complimenti per la tenacia e per il tempo. Con queste condizioni non è male. L'antibiotico e lo stato di infiammazione sicuramete hanno avuto una importante influenza sull'idratazione.
Buon recupero!

KayakRunner ha detto...

Ciao Stefano, è un piacere averti incontrato! Anch'io ho sofferto negli ultimi 10 km per dolori ai quadricipiti e ho dovuto mollare il ritmo elevato che avevo tenuto fin lì. La Maratona non è soltanto cronometro: quando non si è al top bisogna cercare di godersela un pò da turista e il tracciato sembrava fatto apposta x quello. L'occasione per il crono ricapiterà la prossima volta!

GIAN CARLO ha detto...

Chi corre soltanto o tra le radici di Villa Pamphili o sul San Pietrino trova il fondo di Firenze ... celestiale.
Per il resto le analisi che hai fatte sono perfette e peccato per il gelato saltato

Pimpe ha detto...

io voto come causa principale la disidratazione.. punto 3) dopo la terapia antibiotica ecc.. chiaro che poi i crampi ecc e' tutta la conseguenza di quella..

stoppre ha detto...

Ciao,secondo me più che una causa, possono essere tutte le concause che hai citato, e tutte di possibile effetto, oppure nessuna di esse :-)).
A volte si fa una gara sopra le righe, a volte una molto sotto...
sicuramente le emozioni della maratona non si scordano facilmente. E' lei la regina.

ps. sterrato e collinari sono comunque un toccasana!

stoppre ha detto...

Ciao,secondo me più che una causa, possono essere tutte le concause che hai citato, e tutte di possibile effetto, oppure nessuna di esse :-)).
A volte si fa una gara sopra le righe, a volte una molto sotto...
sicuramente le emozioni della maratona non si scordano facilmente. E' lei la regina.

ps. sterrato e collinari sono comunque un toccasana!

Micio1970 ha detto...

@Davide: credo tu abbia ragione a parte la prossima mara sotto le 3 ore. Non credo che ne avrò più la forza.

@Mauro: sempre grande incognita

@Kikko: purtroppo il tuo PC funzionava :-)

Micio1970 ha detto...

@luciano: nessun canone ma solo difficoltà logistiche e senso della conservazione delle cartilagini ...

Micio1970 ha detto...

@Francesco: può essere ma la causa antibiotici è la terza eventualmente in importanza

@Abro: la disidratazione è qualcosa su cui riflettere ...

@Kayak: il piacere è stato anche mio: sei un grande!

Micio1970 ha detto...

@giancarlo: devo venirti più spesso a trovare a Villa Pamphili ...

@Pimpe: troppo nuono

@Stoppre: sterrato e collinari fanno bene al tempo in mara meno alle cartilagini :-)

Anonimo ha detto...

micio,
tutti i campioni, anche i velocisti jamaicani, si allenano su fondi vari, usando molto sterrato/erba e ciò riduce gli infortuni. se ti alleni sempre su asfalto usi sempre la stessa angolazione delle linee di forza e quindi sempre le stesse fibre di un muscolo e questo non va bene. il muscolo non è proprio unitario ma diviso in molte fasce abbastanza indipendenti tra loro, ecco perchè a una minima variazione di sforzo va in crisi o produce doms anche un muscolo allenatissimo (se si allena sempre allo stesso modo).


http://smartlifting.org/2012/09/19/dcss-una-conferma/

luciano er califfo.

MauroB2R ha detto...

Intromissione spero non sgradita.
Luciano, quando parli erba/sterrato intendi principalmente la corsa lenta? o anche lavori?
quanto possiamo giocarci di secondi in più sullo sterrato/erba rispetto all'asfalto?

Micio1970 ha detto...

@luciano: vero sul breve (durante la carriera agonistica); non è detto sul lungo periodo se uno corre senza fini agonistici. Comunque quello che scrivi è assolutamenete condivisibili

@mauro: in piano secondo me paghi 5-10'' a km

Anonimo ha detto...

mauro, confermo micio.
aggiungo che a parità di regolarità su erba si perde di più che su sterrato e che se l'erba è irregolare o alticcia perdi anche di più.
ma sei in allenamento, quindi chisenefotte!
studi americani poi comprovano che correndo sul "morbido" aumenta l'elasticità, perchè i muscoli devono inventarsi qualcosa per rimbalzare anche su terreni che per natura tendono a farti invece affondare.
bolt e powell fino a marzo si allenano SOLO su erba, keniani ed etiopi quasi esclusivamente su sterrati, hanno anche le piste in terra... e non vedo carriere più brevi di che calca solo asfalto e pista.
la mia atleta assoluta (400hs e 800) 4 sedute su 6 gli sto facendo usare solo sterrato e erba. fra 1 anno ne riparleremo... intanto l'anno scorso a ottobre si infortunò e stette ferma 3 mesi, adesso manco un doloretto.
una rondine non fa primavera... ma una rondine congelata fa certamente inverno.
luciano er califfo.